Torniamo ad essere una comunità

50 anni, muratore da una vita. Quando va bene, in una settimana, porta a casa cento euro frutto di lavoretti presso amici e parenti. Ha tre figli, il più grande ha appena preso il diploma e vorrebbe continuare gli studi. Ciò non sarebbe stato un problema se ci fosse uno stipendio o un sostegno stabile all’economia della famiglia. Anche la bolletta della luce è un problema serio e, a volte quasi insormontabile. La vecchia panda, che si usa anche come furgoncino per andare a lavoro al cantiere, è parcheggiata da più di un mese perché è scaduta l’assicurazione. A volte, il mio caro amico, ha utilizzato lo stesso la panda andando a fare un intervento presso un cliente che aveva problemi con una grondaia. In quel momento ha pensato – peggio di così non può andare, me la sequestrassero pure l’auto -. Per fortuna è andata bene, la polizia non l’ha fermato, non ha avuto incidenti e con questo lavoretto ha potuto provvedere alla sua famiglia.

Questa è una storia come ce ne sono tante in Calabria. Probabilmente non tutti saranno muratori ma, operai, carpentieri o ex commercianti. In tutto questo c’è il dramma del quotidiano di uno di molti di noi. Storie sussurrate tra labbra sottili per nascondere la vergogna. Scelte rischiose come andare in giro con l’assicurazione dell’auto scaduta per poter sbarcare il lunario. Anche una fattura dell’enel di 60 euro spesso non viene pagata alla scadenza. Piccole cose che sono avvertite come veri e propri drammi per la famiglia tipica di oggi. Queste sono le storie dei calabresi onesti che mai avrebbero sognato di dover vivere drammi simili in una società tanto perfetta.

Ogni tanto capita, nei discorsi tra amici, di sentire parlare di un amico che vive in Germania. Tutti stentano a credere che in Germania, se sei un lavoratore qualificato come anche l’essere un muratore, puoi essere inserito nel mercato del lavoro e in più puoi ricevere un sostegno economico, a seconda dei casi, seguendo un corso di tedesco gratuito. Non è fantascienza. Grosso modo è così in gran parte d’Europa ma attenzione a non barare o ad approfittartene di queste agevolazioni perché potresti essere condannato per truffa. Non vedo perché, e me lo chiedo avendo vissuto molto tempo all’estero, come mai siamo così arretrati? Eppure i nostri esponenti politici “di spicco” dicono che siamo RICCHISSIMI e quindi benestanti. Abbiamo presentato le soluzioni nelle istituzioni, abbiamo detto cosa non va ma, i governi dei non eletti, hanno deciso che è l’ALTA FINANZA a dover stabilire cos’è il bene per i cittadini. Noi diciamo che è per il bene dell’alta finanza che i cittadini vivano decorosamente e in uno stato di eguaglianza sociale. Nessuno deve rimanere indietro. Dobbiamo riscoprire il senso di comunità prima che sia troppo tardi.

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